L’Obamacare (Affordable Care Act) resta in vigore.
Il New York Times ha osservato in modo perfido: “For Mr. Trump, it is a rather brutal reminder that campaigning is the easy part”.
Il presidente americano, nelle scorse settimane, aveva già lamentato candidamente, scoprendo con incredulità qualcosa che dovrebbe essere chiaro a tutti, l’incredibile complessità della questione. “Now, I have to tell you, it’s an unbelievably complex subject,” aveva detto. “Nobody knew health care could be so complicated”. Fatto sta che il Ryancare, la nuova riforma della sanità che prende il nome dallo speaker della Camera, non ha i voti sufficienti tra i repubblicani. La cosa non deve sorprendere. In un articolo del gennaio scorso scrivevo che molti elementi dell’eredità di Obama saranno difficili o impossibili da cambiare in maniera permanente; e a proposito di Obamacare, che “Trump dovrà fare i conti con una logica politica molto semplice: è facile ostacolare l’introduzione di nuovi benefici, ma è molto difficile cancellare quelli che ci sono già”.