La Commissione Esteri del Senato ieri ha approvato il Ceta, il trattato con il Canada sottoscritto dalla Ue. Il Sole 24 Ore di oggi riporta la notizia riprendendo il discorso del Presidente Mattarella, proprio in questi giorni in visita di stato in Canada, nel quale, benedicendo l’accordo, ha sottolineato il senso politico più profondo di trattati come il Ceta, “e cioè quella capacità – scrive il quotidiano -, attraverso gli scambi, di creare relazioni pacifiche tra Paesi, di rafforzare legami invece che barriere”.
Il primo ministro inglese Theresa May ha indetto le elezioni anticipate con l’obiettivo di consolidare la sua presa sul Parlamento in vista dei negoziati per la Brexit. Le cose però non sono andate come aveva sperato e il suo partito non ha più la maggioranza in Parlamento.
Lo stallo in Parlamento dopo le elezioni
La House of Commons è formata da 650 deputati e la maggioranza necessaria è di 325. I Conservatori di Theresa May non hanno raggiunto la soglia necessaria, ottenendo 318 deputati (13 in meno rispetto alle elezioni del 2015). Il Labour Party ne ha conquistati 262 (+ 30), lo Scottish National Party 35 (- 21), i Liberal Democrats 12 (+ 4) e i Democrats Unionists 10 (+ 2).
L’accordo con gli Unionisti
I Conservatori sono, tuttavia, ancora il primo partito nella House of Commons e ora hanno raggiunto un’intesa con il partito dell’Irlanda del Nord, il Democratic Unionists Party (DUP), che garantirà loro il sostegno nei “key votes”.
Il primo ministro inglese Theresa May ha indetto le elezioni anticipate con l’obiettivo di consolidare la sua presa sul Parlamento in vista dei negoziati per la Brexit. Le cose però non sono andate come aveva sperato e il suo partito non ha più la maggioranza in Parlamento.
Lo stallo in Parlamento dopo le elezioni
La House of Commons è formata da 650 deputati e la maggioranza necessaria è di 325. I Conservatori di Theresa May non hanno raggiunto la soglia necessaria, ottenendo 318 deputati (13 in meno rispetto alle elezioni del 2015). Il Labour Party ne ha conquistati 262 (+ 30), lo Scottish National Party 35 (- 21), i Liberal Democrats 12 (+ 4) e i Democrats Unionists 10 (+ 2).
L’accordo con gli Unionisti
I Conservatori sono, tuttavia, ancora il primo partito nella House of Commons e ora hanno raggiunto un’intesa con il partito dell’Irlanda del Nord, il Democratic Unionists Party (DUP), che garantirà loro il sostegno nei “key votes”.
È appena il caso di sottolineare, inoltre, che dopo aver buttato alle ortiche una strategia riformista che avrebbe dato stabilità e forza alle istituzioni politiche italiane (chiunque fosse stato chiamato dai cittadini a guidarle), siamo dentro fino al collo in una “palude di incertezza”. E le nostre istituzioni si presentano debolissime proprio in un contesto interno (debito, scarsa crescita, bassa produttività) ed esterno (Trump, Brexit, Europa) che richiederebbe ben altri strumenti di governo.
È inutile piangere sul latte versato. Vale la pena, tuttavia, di dare un’occhiata all’articolo di Roberto D’Alimonte sul Sole 24 Ore (Regole costituzionali e doppio turno, la lezione francese – Il Sole 24 ORE), all’interessante intervento di Carlo Fusaro sulla legge elettorale (in risposta ad Antonio Ruggeri) su www.lacostituzione.info (Legge elettorale: a proposito dell’articolo di Antonio Ruggeri) e all’intervista a Giorgio Tonini su Rainews (“Costruire, nel Pd, attorno al Pd e anche oltre il Pd l’unità dei riformisti”. Intervista a Giorgio Tonini | …).
Lunedì a Udine alle 17.30 presso il Centro Culturale delle Grazie di via Pracchiuso 21 parteciperò al convegno sul lavoro organizzato dal gruppo consiliare regionale Cittadini. Assieme a me relazioneranno il Sen.Pietro Ichino e Alessandro Russo dell’Ires FVG. Presenterà l’iniziativa Bruno Malattia, Presidente del gruppo consiliare e farà da moderatore Pietro Paviotti, capogruppo dei Cittadini in Consiglio Regionale. Concluderà l’incontro il VicePresidente della Giunta Regionale FVG Sergio Bolzonello.