Monthly Archives: Giu 2015

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Da zero a uno

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La “Buona Scuola” sarà votata domani in aula al Senato con la fiducia. E domani si conclude con un vertice dei capi di Stato e di governo dall’agenda impegnativa, una settimana europea particolarmente laboriosa. Oltre alla difficile situazione greca e ad altri temi sensibili, si discuterà l’avvenire dell’Unione economica e monetaria, sul quale è stata appena pubblicata una complessa relazione. L’autore principale è il presidente della Commissione europea Jean-Claude Junker. Ne ha parlato Enzo Moavero Milanesi sul Corriere della Sera in un articolo dal titolo molto eloquente: “Integrazione Europea. I giorni della svolta” (PressReader – Corriere della Sera – INTEGRAZIONE …). “Se nel giro di qualche giorno si chiuderá positivamente il negoziato con la Grecia; se su migrazione e asilo si confermerà l’inizio di un percorso di condivisione, e se finalmente prenderà corpo il dibattito sul futuro del governo dell’euro nel senso di una maggiore integrazione, allora davvero Bruxelles non sarà più soltanto il facile obiettivo di populisti di ogni sorta”, ha detto, infatti, al Foglio Marco Piantini, sherpa di Palazzo Chigi sulle questioni europee e già collaboratore dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (Grecia, euro, migranti).

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«Non cambi l’Italia se non cambi la testa degli elettori del Pd

Matteo Renzi ha detto di voler tornare alle origini, al politico movimentista, simbolo del cambiamento che portò il Pd al 40,8 per cento delle Europee (Il premier: “Devo tornare il vero Renzi e voglio riprendermi il partito”). In altre parole, Renzi deve tornare ad essere Renzi. Specie se si considera che il governo è impegnato nel «momento più delicato della legislatura», come ha spiegato ieri il premier all’assemblea del gruppo parlamentare della Camera. «Ma quando ci sono difficoltà – ha aggiunto – quelli bravi le superano». Resta il fatto che Renzi ha annunciato che la riforma della scuola sarà rinviata e con essa l’assunzione dei 100 mila precari. Vedremo come andrà a finire.  Ma dopo l’insuccesso di Luigi Berlinguer di 15 anni fa e quello probabilissimo della Buona Scuola, dobbiamo concludere che la scuola italiana è irriformabile? Di più, dobbiamo concludere che le elezioni parziali mettono in stallo il tentativo di rinnovamento che Renzi punta ad esprimere?

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E DEI FIGLI, CHE NE FACCIAMO? L’INTEGRAZIONE DELLE SECONDE GENERAZIONI DI IMMIGRATI

Compiuti da tre giovani musulmani nati in Francia, gli attentati di Parigi del 7 e 9 gennaio 2015 sollecitano una riflessione sull’integrazione degli immigrati e dei loro figli. Qualcosa non va, se tre esponenti delle seconde generazioni (G2) hanno scelto di sferrare un colpo mortale al Vecchio Continente. Qualcosa non va, se oltre tremila foreign fighters europei stanno contribuendo alla barbarie del califfato in Siria e in Iraq. Il libro illustra il percorso delle G2, in bilico tra assimilazione, marginalità sociale e ribellione. Analizza la situazione del nostro paese, in cui le G2 si stanno faticosamente ritagliando un posto. Comprende inoltre un saggio che descrive l’attacco a “Charlie Hebdo” e i delicati temi che ne costituiscono lo sfondo.

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PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MARCO ORIOLES

Venerdì  12 giugno 2015 – ore 17:00

Polo Universitario di Santa Chiara, via Santa Chiara 1, Gorizia

Intervengono:
Alessandro Maran – Senatore della Repubblica
Marco Orioles – sociologo
Antonella Pocecco – sociologa, docente Università di Udine

Modera:
Alex Pessotto – giornalista “Il Piccolo”

A seguire dibattito con gli interventi del pubblico

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«Una victoria que le provocará más de un dolor de cabeza»

Alla fine è finita 5 a 2, con il Pd che conserva la guida della Puglia, delle Marche, della Toscana, dell’Umbria (che è rimasta al centrosinistra dopo uno spoglio altalenante che per un momento ha visto il candidato del centrodestra clamorosamente in vantaggio) e che strappa la Campania al centrodestra. Ma con il centrodestra che si prende la Liguria, confermandosi nel Veneto. (Regionali, finisce 5 a 2|Tutti i datiFotoVideoLiguria a Toti|Renzi: stop corrente organizzataComunali, molte città al ballottaggio|Spoglio).

Secondo gli spagnoli, che le elezioni regionali le hanno appena svolte, Matteo Renzi ottiene una «discreta victoria». (Renzi obtiene una discreta victoria en las regionales italianas). Per diverse ragioni, «se trata de una victoria que le provocará más de un dolor de cabeza», scrive EL PAÍSche, oltretutto, «no llama precisamente al sosiego que necesita Italia para seguir adelante con sus reformas». Per questo, in attesa dei dati ragionati che avremo nelle prossime ore (consiglio una capatina sul sito dell’Istituto Cattaneo: Fondazione di ricerca – Istituto Carlo Cattaneo), rinvio alla «lettera della Bce» di Claudio Cerasa che, nei panni di Mario Draghi, ricorda a Renzi che «a prescindere da quale sarà, per Ella, il risultato delle elezioni… leggi tutto

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