Il Partito democratico non può diventare una sinistra moderna perché la sua gestione non è davvero contendibile, la minoranza liberal-democratica può avere solo un ruolo ancillare, di condizionamento, ma non può guidarlo. Le primarie a New York insegnano che per vincere bisogna andare al centro della società. Come mai il nostro Paese è ostaggio dei peronisti millenaristi? Questo è il problema.
«La verità conta ancora qualcosa?», si chiedono Stephen Collison e Shelby Rose. È questa, scrivono i due giornalisti della CNN, la domanda che sta al cuore dell’indagine del Comitato ristretto della Camera dei Rappresentanti sull’insurrezione del 6 gennaio scorso che si è appena aperta a Capitol Hill con le lancinanti testimonianze degli agenti di polizia pestati dalla folla aizzata da Donald Trump («È stato come combattere in una battaglia medievale», ha detto un poliziotto).
I giovani cinesi non ne possono più delle lunghe ore di lavoro e della pressione per produrre di più. Lo ha scritto di recente Cai Zongcheng sul magazine online cinese (pubblicato in lingua inglese) Sixth Tone. Non per caso, un saggio, scritto in prima persona, che esorta ad abbandonare la corsa al successo urbana per trasferirsi in un villaggio in montagna è diventato virale sui social cinesi. Il pezzo, intitolato «Perché ho scelto di vivere una vita meno stressante in un villaggio di montagna: la mia lotta silenziosa contro la schiavitù moderna», descrive le esperienze dell’autrice dopo il suo trasferimento in un remoto angolo rurale della provincia orientale dello Zhejiang. Ribellandosi ai precetti (e alla frenesia) della vita urbana moderna, la giovane cinese dice di non volerne più sapere di acquistare una casa, di uscire con gli amici, del lavoro straordinario, di mangiare cibo spazzatura e neppure di comprare cose belle.
Domenica scorsa, migliaia di cubani, in modo del tutto inconsueto, sono scesi in piazza per contestare pubblicamente il governo. Tanto che parecchi cronisti e opinionisti sono stati colti di sorpresa.
A quattro mesi dall’insediamento dell’amministrazione del nuovo presidente americano Joe Biden, le notizie sulla morte della relazione transatlantica sembrano, per parafrasare Mark Twain, fortemente esagerate.
Tra non molto, Kabul potrebbe cadere. Secondo l’intelligence americana, una volta completato il ritiro delle truppe statunitensi dal paese, il governo afgano potrebbe reggere ancora per sei mesi. Ormai i talebani controllano il nord del paese, si sono impadroniti di decine di distretti e delle principali città circostanti e le forze di sicurezza afghane si arrendono spesso senza combattere, lasciando agli insorti i loro Humvee e altre attrezzature fornite dagli americani.
Il primo luglio prossimo, il Partito comunista cinese celebrerà in pompa magna il centenario della fondazione con una «grande cerimonia» e con festeggiamenti, manifestazioni e rassegne che metteranno in mostra, come ha scritto il quotidiano del partito Global Times, «il corso glorioso, i grandi risultati e la preziosa esperienza del PCC negli ultimi 100 anni».