di Roberto Urizio – TRIESTE Matteo Renzi miete un’altra “vittima”. Dopo le dimissione di Gianni Cuperlo da presidente dell’assemblea nazionale del Partito democratico, tocca ad Alessandro Maran, capogruppo di Scelta civica nella commissione Affari costituzionali del Senato, tirarsi indietro dal ruolo di relatore del disegno di legge sul finanziamento pubblico ai partiti. Al senatore gradese, già esponente del Pd prima di passare con i montiani, non sono andate giù le dichiarazioni del segretario democratico in merito alle rimostranze dei partiti più piccoli sulla nuova legge elettorale. Renzi, nell’invitare i “partitini” ad «arrangiarsi», ne ha avuto in particolar modo per Scelta civica, definito «partito da Prima Repubblica». «Alla luce delle più recenti dichiarazioni del segretario del Pd ho comunicato alla senatrice Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, le mie dimissioni dall’incarico di relatore del disegno di legge sul finanziamento pubblico ai partiti», spiega Maran. «La questione è molto semplice – puntualizza il senatore eletto in Friuli Venezia Giulia – non posso continuare ad accettare che Scelta civica vada bene al Partito democratico quando c’è da tirare la carretta e sostenere ogni provvedimento del governo per venire poi presa a calci e ridicolizzata dal suo segretario quando si azzarda a offrire alla maggioranza e all’esecutivo le proprie proposte politiche». Un malumore che esplode sulla vicenda della legge elettorale ma che è latente da un po’ di tempo, tanto che lo stesso Maran sottolinea come il Pd abbia messo il bastone tra le ruote alle proposte montiane già in altre occasione: «In modo particolare – conclude il senatore – se si considera che le idee che abbiamo proposto in questi mesi, porto ad esempio le proposte Ichino sul lavoro, hanno avuto nel Pd il principale ostacolo». Le dimissioni di Maran hanno trovato l’appoggio di altri esponenti montiani. «Bravo Alessandro Maran che si dimette da relatore al disegno di legge sul finanziamento ai partiti. Non si può ridicolizzare Scelta civica», così su twitter il capogruppo di Scelta civica alla Camera, Andrea Romano, commenta la decisione del suo collega montiano di dimettersi da relatore al Senato sul ddl relativo al finanziamento pubblico ai partiti. Romano sigla il suo tweet con l’hashtag “#schienadritta” per ribadire la posizione di Scelta Civica in contrapposizione alle recenti dichiarazioni di Matteo Renzi. «Le dimissioni del senatore e collega Maran rappresentano il segnale del disagio di deputati e senatori del gruppo. È evidente che Renzi non ci considera necessari e il motivo mi pare chiaro» ribadisce Adriana Galgano, deputata di Scelta civica. ©RIPRODUZIONE RISERVATA