«On ne peut pas être timidement européen, sinon on a déjà perdu». Lo ha detto Emmanuel Macron venerdì scorso in un’intervista a Libération: «Non si può essere timidamente europeisti, altrimenti abbiamo già perso». Per quei leader politici che non si riconoscono nella retorica sfascista dei movimenti populisti, è la prima cosa da fare. Ne scrive oggi Claudio Cerasa, che prova a sintetizzare il tutto in parole semplici: «i paesi dell’Europa (e non solo) crescono quando intensificano la produttività del lavoro, sfruttano le leve dell’export, scommettono sulla globalizzazione. I movimenti anti sistema scommettono su un modello contrario e dicono esplicitamente che la produttività non è un problema, che l’apertura dei mercati è il male della nostra epoca, che il protezionismo è il futuro». Per smontarli, bisogna partire da qui, da quello che il direttore del Foglio chiama il «cialtronismo anti sviluppista dell’agenda economica dei nuovi populisti».