IN PRIMO PIANO

La politica del giusto-messaggio-da-dare si sostituisce alla politica delle-giuste-cose-da-fare?

«Il più grande regalo al nulla grillino è sostituire la “politica delle giuste cose da fare” con la politica del “giusto messaggio da dare”». Lo scrive Claudio Cerasa nel suo «appello per evitare un disastro possibile»: «il problema è che oggi – oggi che i partiti moderati a vocazione europea mostrano viceversa di avere buoni anticorpi per difendersi dall’onda dei movimenti anti sistema – in Italia molti importanti politici sembra che abbiano deciso di conquistare i voti della parte indignata del paese più con la logica del grillismo che con la logica del riformismo. Come ha scritto ieri su Facebook il nostro geniale amico Guido Vitiello, “la lungimirante strategia di tentare di ammansire le belve pascendole con una libbra di carne al giorno ha dato risultati eccellenti: una magistratura i cui poteri sono incompatibili con qualunque assetto democratico e un partito di parafascisti intorno al 30 per cento. Però continuano così”. Prendetelo come un piccolo appello: fate presto, non fate Grillo».

Chi poi avesse ancora qualche dubbio sul fatto è che la delegittimazione continua della classe politica di traduce in una progressiva rottamazione della democrazia rappresentativa, è pregato di leggere Sabino Cassese oggi sul Foglio. A proposito, giustamente il prof. Stefano Ceccanti ribadisce, sul Sole 24 Ore, una cosa molto semplice: «Non si tratta affatto di interpretare la Costituzione, e in specifico l’articolo 66, alla luce della recente legge Severino (più esattamente del decreto Severino), ma esattamente il contrario. È la legge Severino che va interpretata alla luce della Costituzione».

 

You may also like
«Oggi, esprimo una certezza…» – ilcaffeonline, 26 dicembre 2021
Easternisation: lo spostamento di potere e ricchezza verso l’Asia
«Ma quale socialismo, in America a essere sexy è il centro» Il Foglio, 11 settembre 2018