PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Maran. Ne ha facoltà.
MARAN (PD). Signor Presidente, signor Ministro, abbiamo molto apprezzato la sua disponibilità a riferire in Parlamento e anche l’ostinazione con la quale si adopera per non incrinare le dinamiche diplomatiche, in Siria come in Libia; con la quale si adopera per coinvolgere la Russia, per favorire i rapporti diretti tra Russia e la Turchia e per rafforzare e rendere più coesa la coalizione anti-ISIS.
Dopo anni di stagnazione autoritaria, il Medio Oriente ha cominciato a muoversi. L’ascesa dell’islam radicale; l’invasione dell’Iraq e le sue conseguenze, che tutti sembrano aver dimenticato, anche quanti – ho sentito qualche intervento precedente – hanno sostenuto l’invasione; il risveglio delle primavere arabe; le repressioni sanguinose e ora un calo sostenuto del prezzo del petrolio e il successo del negoziato nucleare con l’Iran, hanno aperto quella che potrebbe rivelarsi una nuova e tormentata era per tutti coloro che vi sono coinvolti. E con questo noi dovremmo avere a che fare per un pezzo.