«Il 4 dicembre non lo possiamo cancellare con una riforma elettorale». Così Stefano Ceccanti conclude l’articolo con il quale oggi ci spiega cos’è e come funziona il Rosatellum e come stanno le cose in materia di riforma elettorale (Ecco cos’è il Rosatellum – In Cammino).
«Se si volevano evitare le coalizioni post-elettorali – scrive Ceccanti – bisognava puntare al successo del Sì al referendum e, a quel punto, confidare ragionevolmente in una sentenza della Corte favorevole al ballottaggio dell’Italicum. Siamo precipitati in un contesto diverso da cui è improbabile che si possa uscire con le prossime elezioni sia che si faccia la riforma elettorale (col testo-base, col tedesco o con qualcos’altro) sia che non si faccia (cosa che resta per ora lo scenario ancora più probabile). Visto che non si possono rimettere le lancette all’indietro e che quindi lo schema bocciato non si può resuscitare, prendiamoci intanto i piccoli miglioramenti, se sono possibili, e vediamo se nella prossima legislatura è possibile importare per intero il sistema francese (semi-presidenzialismo e, a seguire, doppio turno di collegio). Se ciò non fosse possibile prendiamo atto che a livello nazionale saranno forse inevitabili non solo a breve coalizioni post-elettorali, sperando che esse siano in grado di tenerci dentro l’Unione europea e non composte da coloro che vogliono uscirne».