Solo due anni fa, la
legislatura ha preso il via con la maggioranza populista e sovranista di
Salvini e di Di Maio e ora potrebbe concludersi con una maggioranza
antipopulista ed europeista guidata da Mario Draghi. Eppure, in questi giorni
sui giornali non si è fatto che parlare delle mire e delle macchinazioni di
Renzi (esibendo, ovviamente, la necessaria indignazione morale), affermando che
al centro della crisi di governo c’erano unicamente le poltrone, ovvero la «bulimia
di potere». Insomma, Recovery Plan, servizi segreti, giustizia, ecc., erano solo
pretesti, e tutto girava intorno alla possibilità di «poggiare di nuovo le
terga sulla poltrona». «La poltrona, già, la detestatissima poltrona – ha scritto Pierfrancesco De Robertis su Quotidiano.net – la vera ed eterna bussola del potere e degli obiettivi
dei politici. Ieri, oggi e domani. Vaffa o non vaffa».