La guerra civile siriana non accenna purtroppo a finire. Nonostante le molte offensive, malgrado le conferenze di pace e gli interventi stranieri, incluse le incursioni turche di questa settimana nelle città di confine, le cose non fanno che peggiorare.
Nei giorni scorsi, Max Fischer, sul New York Times, ha cercato di spiegare, raccogliendo le opinioni degli esperti, perché le cose in Siria vanno sempre peggio e quali sono i motivi che stanno frustrando ogni tentativo di risoluzione della guerra civile. La ricerca accademica sulle guerre civili, prese nel loro insieme, rivela perché quello siriano è un caso così difficile. I conflitti di questo tipo durano mediamente un decennio, circa il doppio (finora) di quello siriano. Ma ci sono alcuni fattori che li possono far durare più a lungo, li possono rendere più violenti e più difficili da fermare. E praticamente tutti questi fattori sono presenti in Siria. Molte di queste condizioni sono la conseguenza degli interventi stranieri che, pensati per porre fine alla guerra, l’hanno invece intrappolata in una situazione di stallo nella quale la violenza si auto-alimenta e le normali strade per la pace sono tutte ostruite. Il fatto poi che lo scontro avvenga tra più gruppi anziché tra due parti soltanto, lavora contro la risoluzione del conflitto. Stando agli esperti, quello siriano è davvero un caso difficile, posto che storicamente nessun conflitto precedente ha avuto dinamiche simili.