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“Dire che è in gioco la democrazia è una presa in giro”

Moderato da Gad Lerner, il confronto alla festa de l’Unità di Bologna tra Matteo Renzi e Carlo Smuraglia, Presidente nazionale dell’ A.N.P.I., è stato seguito da 4mila persone circa (Referendum – Faccia a faccia Renzi-Smuraglia. Il leader Pd: “Dire che è in gioco la democrazia è una presa in giro” | l’Unità TV)
“Si può votare sì. Si può votare no. Ma dire che è in gioco la democrazia – ha detto il segretario del Partito democratico, rivolto al presidente Anpi – è una presa in giro nei confronti degli italiani”.
Renzi ha ragione. Non c’è da una parte la democrazia e dall’altra un tentativo autoritario. Sono a confronto due concezioni della democrazia: l’una è assembleare, fondata sulla cosiddetta centralità del Parlamento; l’altra è fondata sulla responsabilità degli Esecutivi. La prima era propria della peculiarità italiana del Dopoguerra, parte dell’anomalia di un sistema politico caratterizzato dalla mancanza di alternanza. La seconda è propria dei sistemi parlamentari più avanzati. Con i due referendum del 1991 e del 1993 abbiamo messo in discussione il proporzionalismo e le forme assembleari del nostro Parlamento. È da allora che abbiamo superato la democrazia consociativa per affermare un modello di democrazia governante. È da allora che è iniziata una transizione che, a 27 anni dal crollo del Muro di Berlino, è tempo di portare a compimento.
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