IN PRIMO PIANO

La guerra di Putin all’Ucraina e all’ordine mondiale liberale, la collocazione internazionale dell’Italia, la sua politica estera e gli italiani raccontati a un amico.

Dopo aver aggredito un paese sovrano con l’obiettivo di cancellarlo dalla carta geografica violando i principi fondamentali dello statuto delle Nazioni Unite, in questi giorni Vladimir Putin ha minacciato ancora una volta il ricorso ad armi di distruzione di massa, ha annunciato una mobilitazione parziale che richiamerà in servizio 300mila riservisti e sta organizzando un referendum farsa per annettere i territori occupati: un’altra violazione del diritto internazionale.

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IN PRIMO PIANO

ARRIVEDERCI!

Tra qualche giorno, il 22 marzo, si conclude la mia attività parlamentare e con essa termina anche l’invio dell’abituale newsletter con il resoconto del lavoro svolto e delle scelte compiute, gli articoli che ho scritto e le opinioni che ho sostenuto.

Continuerò, ovviamente, a battermi per le mie idee, ma il mio impegno politico e culturale continuerà in forme e sedi diverse.

Tutto il materiale pubblicato (gli interventi svolti in Parlamento o in altre sedi pubbliche, i disegni di legge, gli articoli, le interviste, i commenti, ecc.) resta disponibile su questo sito.

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IN PRIMO PIANO

Populista, confuso, radicale: questo è un altro Pd – Il Foglio, 2 ottobre 2023

All’opposizione da qualche mese per la prima volta in molti anni, il Pd  “sembra aver perso sotto la ‘guida’ di Schlein tutto l’aplomb governativo  che aveva coltivato dagli anni Novanta del secolo scorso”, ha scritto  Vittorio Emanuele Parsi a proposito del tentativo della segretaria dem di  sfilare il suo partito dal sostegno all’impegno (preso da tutti i governi  appoggiati dal Pd) di arrivare a investire nella difesa almeno il 2 per  cento del pil.

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GIORNALI2021 IN PRIMO PIANO

“La difficoltà di costruire un’alternativa ai due populismi” – Il Messaggero Veneto, 28 maggio 2023

Che costruire uno spazio alternativo ai due populismi non fosse facile, si sapeva. Ma continuo a pensare che il nostro Paese di quello spazio abbia bisogno. L’Italia è diventata un paese vecchio, immobile e impaurito. In tutto l’occidente viviamo in società che guardano al passato invece che al futuro e in cui il passato pesa più di quanto sia mai accaduto. Di conseguenza, le nostre, come ha scritto Andrea Graziosi, sono società spontaneamente “reazionarie”. E i mutamenti degli ultimi decenni (immigrati, evoluzione dei ruoli di genere, ecc.) non hanno fatto che alimentare l’avversione al nuovo e alle riforme. Così il futuro è sparito dal nostro orizzonte.

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GIORNALI2021 IN PRIMO PIANO

Difensori delle cause perse – Il sonno dell’Italia riformista e la trappola del doppio peronismo – Linkiesta 22 maggio 2023

Il Terzo Polo sarà pure archiviato, ma il Paese ha ancora bisogno di un partito in grado di presidiare il terreno dell’apertura e della modernità. Serve un progetto che guardi al futuro. L’alternativa è lasciare campo libero al bipopulismo

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GIORNALI2021 IN PRIMO PIANO

Nessun tentennamento. Aiutare gli ucraini vuol dire combattere (anche) per la nostra libertà – Linkiesta, 6 marzo 2023

Da Udine, il candidato alle regionali in Friuli Alessandro Maran spiega che linvasione della Russia è una guerra contro i nostri valori e il nostro futuro

Grazie di essere qui numerosi.

Vorrei per prima cosa, ad un anno dall’invasione russa, rendere un caloroso omaggio all’eroismo e alla determinazione del popolo ucraino. Quella di Putin non è solo una guerra contro l’Ucraina. Come ha detto Ursula von der Leyen, è una guerra contro la nostra energia, la nostra economia, i nostri valori e il nostro futuro. È uno scontro tra l’autocrazia e la democrazia. E combattendo per la loro libertà gli ucraini stanno combattendo per la nostra libertà.

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GIORNALI2021 IN PRIMO PIANO

La pacchia è davvero finita – Il Foglio, 3 novembre 2022

Lombrello americano non funziona più. Se vuole proteggere i propri interessi, lUnione europea deve accelerare il decollo della Difesa comune. In ballo c’è anche leuropean way of life, e non è poco

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GIORNALI2021 IN PRIMO PIANO

Maran: “La guerra di Putin è contro di noi, abbiamo il dovere di aiutare l’Ucraina” – Il Messaggero Veneto e Il Piccolo, 2 novembre 2022

di Maurizio Cescon

“Nello specchio dell’Ucraina”. È il titolo di un libro scritto dal politico gradese Alessandro Maran, ex senatore del Pd, che sarà presentato, per la prima volta in regione, sabato 5 novembre nella sala civica di Cormons. In quell’occasione l’autore dialogherà con la giornalista del Messaggero Veneto Luana de Francisco. Maran ha voluto impostare il suo lavoro come una lettera ad un amico sulla libertà la pace, sulla collocazione dell’Italia nel mondo e sugli italiani.

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GIORNALI2021 IN PRIMO PIANO

PDEXIT – L’identità, 30 ottobre 2022

Il partito di Letta è stretto tra la sinistra di
Conte e il riformismo di Calenda e Renzi.
Il punto di vista dell’ex senatore Maran

di Domenico Pecile


Pd a rischio estinzione. Lo spettro della fine dei socialisti francesi, mangiati da Macron e da Mélenchon, incombe sui dem stretti tra Conte che punta a rappresentare lo spazio della protesta, “la Sinistra redentiva”, e Calenda e Renzi che puntano rappresentare lo spazio centrale, “la Sinistra riformista”.

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GIORNALI2021 IN PRIMO PIANO

Governare? Sì, dal centro. La lezione americana. Il test di Biden, il percorso del Pd – Il Foglio, 22 agosto 2022

Con i mostridella politica, come Calenda e Renzi, o Joe Manchin in America, bisogna fare i conti, perché senza di loro non si costruisce una big tentaperta alla maggioranza degli elettori

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GIORNALI2021 IN PRIMO PIANO

Maran striglia il centrosinistra. “Una grande occasione persa” – Il Piccolo, 25 luglio 2022

Si era messo a disposizione. Alessandro Maran era pronto a candidarsi sindaco, a patto di allargare il “recinto” e tentare così di vincere la sfida con Rodolfo Ziberna. Poi come si ricorderà le cose si misero in tutt’altro modo. Maran, di fronte ai temporeggiamenti del Partito democratico, ritirò la sua disponibilità e il centrosinistra trovò la quadratura del cerchio sull’ex senatrice Laura Fasiolo la quale, nonostante un risultato importante, non è riuscita a sbarrare la strada al centrodestra.

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