GIORNALI2012

Il Piccolo, 16 settembre 2012 – «Il Tribunale di Gorizia? Già tanto che ci sia ancora»

Alle polemiche sulla mancata annessione degli uffici giudiziari palmarini il deputato Alessandro Maran replica: «La nostra è una struttura traballante»
decreto legge
L’accorpamento voluto dal piano Severino

Udine o Gorizia? Questa, per diverse settimane, è stata la possibile sorte della sezione staccata del tribunale di Palmanova. L’accorpamento con la sede goriziana pareva una soluzione sicura. Invece, in base al decreto sulla nuova geografia giudiziaria predisposto nell’ambito del “piano Severino”, da Roma è giunto il nulla osta per porre fine alla querelle sul destino giudiziario del territorio della Bassa friulana annettendo Palmanova a Udine. Da qui le polemiche, in primis da parte del presidente dell’Ordine degli avvocati di Gorizia Gaggioli, che ha accusato i politici locali di essere stati «inesistenti».
di Riccardo Tosques «Il Tribunale di Udine funziona bene, quello di Gorizia è più traballante quindi direi proprio che invece che pensare a Palmanova la città dev’essere felice di aver scampato il grosso pericolo di veder ridimensionato completamente il proprio palazzo di giustizia». Alessandro Maran, unico parlamentare goriziano che siede attualmente a Roma, spiazza un po’ tutti. Sulla vicenda degli uffici giudiziari palmarini trasferiti a Udine, il deputato gradese del Partito democratico ridimensiona completamente lo scippo friulano. Ed anzi. In un batter d’occhio, tutte le critiche e le polemiche che sono sorte in queste ultime settimane paiono essere prive di fondamento. «Non ci saranno altre leggi di ridimensionamento, Gorizia ha superato il test, è questa la vera notizia, ma pare che nessuno voglia prenderne atto – analizza Maran -. E non riesco proprio a capire tutto questo accanimento su Palmanova quando è chiaro che il comuni che formano il territorio palmarino e l’Ordine degli avvocati di Udine non avevano alcuna intenzione di venire a Gorizia». Il parlamentare svela poi che i possibili appoggi politici, poi disattesi, denunciati dal presidente dell’Ordine degli avvocati Silvano Gaggioli riguardavano proprio Maran. Che si sente tutto fuorché un «politico inesistente». Tanto da rilanciare la patata bollente: «Ho parlato informalmente al telefono con Gaggioli, ma in realtà non avevo bisogno di essere edotto sulla questione di Palmanova. Sapevo perfettamente cosa fare, ma il punto è un altro: il Comune di Gorizia ha cercato di persuadere il Comune di Udine? Oppure l’Ordine degli avvocati di Gorizia ha cercato di convincere l’ordine di Udine? La risposta è no, non si sono mai incontrati per affrontare la questione, quindi…». Quindi? «Quindi è inutile lamentarsi o scaricare le colpe. Certo, rimane il fatto che i politici friulani hanno pensato esclusivamente alla difesa di Tolmezzo, è questo la dice lunga sull’idea che loro hanno di regione». In queste ore più di qualcuno ha evidenziato che Gorizia, con un’unica presenza in Parlamento, non può che essere penalizzata. «È vero, io sono solo a Roma, ma la cosa penalizza non solo i goriziani, ma tutti i residenti del Friuli Venezia Giulia. Perché i rappresentanti della nostra regione devono essere un corpo unico, mentre qui ognuno va per la propria strada». Eppure la questione di Palmanova brucia, e parecchio… «Ripeto, a Palmanova nessuno voleva venire qui. Il sindaco palmarino Francesco Martines si è pure arrabbiato con me quando ho tirato fuori il discorso di annettere gli uffici giudiziari al Tribunale di Gorizia. Di fronte a tale situazione l’orientamento assunto dal Ministero è stato chiaro: con l’annessione a Udine non ci sarebbero stati contrasti territoriali, cosa che si stavano verificando a differenza dell’ipotesi di accorpamento con Gorizia». Niente scippo dunque? «No. Nel contesto generale di questa revisione geografica della Giustizia posso affermare che Gorizia si è salvata, scampando il pericolo, uscendone fuori senza conseguenze. E poi è un dato di fatto che al Tribunale di Udine le cose funzionano bene. A Gorizia invece…».
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