di Alessandro Maran
Mentre democratici e repubblicani cambiano pelle e si assestano su nuove basi sociali e culturali, il vento antipolitico ha preso a spirare forte anche negli Stati Uniti. Il voto delle primarie fotografa un Paese diviso e smarrito, con un senso profondo di precarietà e insicurezza. Ma il fenomeno che ha investito la politica americana, accomunandola a quella europea, è un’eccezione o una nuova normalità?
Le primarie democratiche e repubblicane sono avviate alla conclusione e Hillary Clinton e Donald Trump, mentre Strade va in stampa, stanno per conquistare la maggioranza dei delegati necessari per la nomination. Resta da verificare come le spaccature profonde apertesi in entrambi i partiti possano essere ricomposte dai due candidati, che dalle primarie sono usciti vincenti ma non pienamente rappresentativi dei rispettivi elettorati.