E’ uscito in questi giorni il libro che il mio amico Stefano Ceccanti ha dedicato alla lunga transizione istituzionale che sembrerebbe ormai agli sgoccioli. Non per caso, infatti, il libro si intitola «La transizione è (quasi) finita». Quello di Stefano Ceccanti, come ha scritto Giovanni Cominelli, è «un libro di dottrina e di battaglia in vista del referendum costituzionale». Il sottotitolo, «Come risolvere nel 2016 i problemi aperti 70 anni prima», la dice lunghissima sull’approccio dell’autore che, già che c’era, ha appunto aggiunto in corsivo: «Verso il referendum costituzionale».
Venerdì 29 gennaio alle ore 20.45 parteciperò all’incontro “Da Al-Qaida all’ISIS” organizzato dall’Associazione Ponte San Nicolò Comunità Viva presso il Centro Civico M. Rigoni Stern di Piazza Liberazione 1 a Ponte San Nicolò (PD). A discutere con me sugli scenari geopolitici internazionali sarà il prof.Stefano Allievi dell’Università degli studi di Padova.
Riporto l’intervento che ho svolto all’assemblea dei senatori del PD che stamattina ha dato il via libera all’impianto del Ddl Cirinnà:
Vi dico la mia opinione. Non possiedo, ovviamente, verità rivelate e indiscutibili. Ma se guardo a quel che accade intorno a noi, mentre la legge sulle unioni civili prosegue faticosamente il suo iter, che cosa vedo? Vedo che il mondo occidentale è attraversato da un movimento tellurico, da un terremoto paragonabile, per intensità ed effetti, al processo, alla lunga marcia, che nella prima metà del secolo scorso ha portato alla piena cittadinanza femminile. Oggi, in tutto l’Occidente, il tema è il riconoscimento pubblico del diritto degli omosessuali a vivere in piena libertà la loro sessualità e la loro relazione di coppia; e dappertutto il tema è anche il riconoscimento della loro capacità di costituire un luogo di intimità, solidarietà, amore – in altre parole, una famiglia – che non esclude la presenza di bambini da crescere e da educare.
Sul web circolano molte notizie false o non verificate, diffuse come vere e confermate, si sa. Oggi Gay.it ha pubblicato (e poi rettificato) una notizia, alimentata dal tam-tam su Twitter e Facebook, che, per quel che mi riguarda (e per quel che riguarda diversi altri senatori elencati in una sorta di lista di proscrizione) è completamente falsa. Come ho peraltro affermato pubblicamente con diverse prese di posizione, sono impegnato a sostenere l’approvazione del ddl Cirinnà che riprende la proposta del “modello tedesco”: unioni civili con stepchild adoption. Punto.
Non c’è molto da commentare in realtà, se non che si tratta di comportamenti molto discutibili, a prescindere dalle idee politiche che esprimono. C’é poi, ovviamente, chi si è affrettato a polemizzare sulle scelte che mi sono state (falsamente) attribuite senza verificarne l’attendibilità. Ma si tratta dei soliti sciacalli.