Category : IN PRIMO PIANO

IN PRIMO PIANO

L’assemblea di Varese e la sfida sull’immigrazione

In Italia (come dappertutto e non da oggi) ci sono due sinistre, una riformista (e probabilmente minoritaria), l’altra passatista (e probabilmente maggioritaria), si sa. Anzi, per usare la bella espressione di Loris Zanatta “hay diferentes tipos de izquierdas: la hay reformista y redentiva”. Non per caso, oggi Gianfranco Carbone osserva: “Lo scontro fra Minniti e la sinistra antagonista mi ricordano la contrapposizione fra gli spatachisti e il ministro socialdemocratico Noske nella Repubblica di Weimar”.

Leggi Tutto
IN PRIMO PIANO

Matteo Renzi a Portopiccolo

Matteo Renzi durante la presentazione del suo libro “Avanti” ieri a Sistiana. Lo intervista il direttore del Piccolo, Enzo D’Antona.

Leggi Tutto
IN PRIMO PIANO

Ristretti Orizzonti

Ristretti Orizzonti è il giornale realizzato dai detenuti della Casa di Reclusione di Padova e dalle detenute dell’Istituto di Pena Femminile della Giudecca, a Venezia. Ho rinnovato l’abbonamento alla rivista e consiglio a tutti di dare un’occhiata al sito (www.ristretti.org) e all’informazione prodotta dai giornalisti diretti da Ornella Favero. Come ha scritto qualche mese fa Patrizio Gonnella sul Manifesto «Ristretti Orizzonti è un’associazione a cui dobbiamo tutti qualcosa. Ha messo in piedi una redazione composta da detenuti che informa l’Italia intera su quello che accade nelle prigioni e nelle aule di giustizia italiane. La newsletter da loro prodotta è un patrimonio di notizie, di documenti, di storie a disposizione di giornalisti, operatori, volontari, esperti, studenti» (Ristretti orizzonti, larghe vedute – Il Manifesto).
Leggi Tutto
IN PRIMO PIANO

Angela Merkel a ruota libera

Il 24 settembre, tra meno di un mese, si voterà in Germania. Un pò perché siamo ancora in balia di quella che gli inglesi chiamano la «silly season» (il periodo dell’anno in cui il parlamento non è in seduta, durante il quale i giornali pubblicano solo notizie frivole e di scarsa importanza), un pò perché il risultato del voto del 24 settembre sembra essere scontato, fatto sta che in molti (nonostante nelle ultime settimane in Germania i manifesti elettorali siano spuntati numerosi) sembrano essersene dimenticati.

Leggi Tutto
IN PRIMO PIANO

Messaggero Veneto, 2 agosto 2017- L’ACCORDO ECONOMICO CON IL CANADA È UN PILASTRO DELLA POLITICA EUROPEA

Sul trattato di libero scambio con il Canada (Ceta) è in atto una gigantesca campagna di falsificazione. Il punto al centro delle contestazioni è il settore agroalimentare, con obiezioni surreali e spesso completamente false (invasioni di multinazionali, pesticidi, carne agli ormoni e Ogm, eccetera). Non è vero, ad esempio, che l’accordo potrebbe consentire la vendita in Italia di prodotti alterati con sostanze chimiche proibite da tempo nell’Unione europea: il testo non incide sulle restrizioni vigenti in Europa, in particolare sulla carne agli ormoni o sugli Ogm, e tali divieti, continueranno ad essere in vigore. Eppure, gli elementi positivi per il nostro settore agroalimentare sono tanti (non per caso Confagricoltura e i Consorzi degli Igp si sono espressi a favore) e il Ceta apre grandissime opportunità, finora precluse, proprio ai prodotti di qualità del made in Italy. Vengono abbattuti, ad esempio, i dazi (fino a 7 centesimi al litro) sul vino, che da solo vale 300 milioni di euro, la principale voce dell’export agroalimentare. Ma ci sono novità importanti anche sul fronte della tutela delle indicazioni geografiche. I detrattori del Ceta sostengono che non vengono tutelati i prodotti tipici, ma non è vero. Anzi, l’assenza di ogni tutela è la condizione attuale, mentre il Ceta, al contrario, riconosce 143 certificazioni tipiche europee, di cui 41 italiane. Certo, non sono tutte, e quelle che rimangono fuori potrebbero essere teoricamente imitate.

Leggi Tutto
IN PRIMO PIANO

Venezuela: verso la guerra civile?

Non c’è dubbio che la determinazione di Maduro di sradicare le istituzioni democratiche finirà per accrescere la violenza, ma le tensioni in Venezuela possono portare alla guerra civile? Se lo chiede oggi il Guardian.

“The Venezuelan government’s determination to uproot the country’s democratic institutions – scrive il giornale – looks almost certain to raise the already serious level of violence in the country. Is it less clear whether that violence will ignite a civil war, trigger a coup, or simply drive Venezuela further down the road towards an impoverished failed state and chaos” (Could political tension in Venezuela ignite a civil war? | World news | The Guardian).

Leggi Tutto
IN PRIMO PIANO

Ve li ricordate quelli che denunciavano la “deriva autoritaria”?

Leggi Tutto
IN PRIMO PIANO

La Libia e le coalizioni pre-elettorali

Mercoledì scorso il Senato ha dato il via libera alla missione in Libia; e anche questa volta, il voto del Parlamento sulle questioni chiave che riguardano la politica estera, un paio di cose interessanti ce le dice. Perciò, prima di andare in vacanza, non sarebbe male tornare sul punto politico sul quale si è soffermato il prof. Stefano Ceccanti.

Da tempo, sostiene Ceccanti, é in corso una campagna di stampa (destinata probabilmente ad intensificarsi) che batte e ribatte sulla necessità di introdurre le coalizioni pre-elettorali nella normativa elettorale. Ma si tratta di una campagna che è costretta a fare i conti con una semplice realtà: regolarmente, nelle decisioni parlamentari più importanti (quelle che riguardano la politica estera ed europea e, dunque, la collocazione dell’Italia nel mondo), le coalizioni alternative (ragionevolmente omogenee) di centrodestra e centrosinistra semplicemente non esistono (anche perché, come andiamo ripetendo da tempo, la contrapposizione novecentesca tra fautori della libertà e fautori dell’uguaglianza sta per essere sostituita da quella tra globalisti e sovranisti).

Leggi Tutto
IN PRIMO PIANO

Due sentenze importanti di cui nessuno parla

Segnalo due importanti decisioni che due Corti costituzionali hanno assunto nei giorni scorsi, di cui nessun giornale italiano ha parlato.

Il Ceta é compatibile con la costituzione francese. Il Consiglio Costituzionale francese ha dato il via libera alla costituzionalità dell’accordo di libero scambio tra l’Unione europea ed il Canada (Ceta). «Au terme de son analyse – sottolinea il comunicato pubblicato lunedì -, et dans le strict cadre de son examen de constitutionnalité d’un accord qui, pour une large partie, relève de la compétence exclusive de l’Union européenne, le Conseil constitutionnel a jugé que celui-ci n’implique pas de révision de la Constitution». Visto che la cosa è passata sotto silenzio, suggerisco la lettura dell’articolo pubblicato da Le Monde (Le Conseil constitutionnel juge le CETA compatible avec la Constitution française – Le Monde).

Leggi Tutto
IN PRIMO PIANO

“Todos los caminos conducen al 30” – La opinión de Tulio Hernández

L’editoriale che Tulio Hernández ha scritto nella sua rubrica domenicale sul quotidiano venezuelano El Nacional, prende le mosse dalla conferenza stampa di mercoledì scorso al Senato. Di seguito, riporto “Todos los caminos conducen al 30” – La opinión de Tulio Hernández, 30 luglio 2017:

I.

A las 3:00 de la tarde, en la sala Nasyria del Palacio Madama, sede del Senado italiano, en pleno centro de Roma, Alessandro Maran, vicepresidente del grupo del Partido Democrático, dibujó solidario un compromiso contundente.
“No dejaremos solo al pueblo venezolano”, dijo. Antes le había explicado a las alrededor de setenta personas que colmaban la sala el por qué la convocatoria a una asamblea nacional constituyente, realizada por el gobierno conducido por Nicolás Maduro, era una argucia política inaceptable en cualquier democracia de cualquier lugar del planeta.

Leggi Tutto
1 28 29 30 31 32 59