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A Vermegliano. Le ragioni del SI alla fusione dei Comuni di Monfalcone, Ronchi dei Legionari, Staranzano – 10 giugno 2016

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Silvino Poletto (a fumetti) – Lunedì 13 giugno 2016

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Quei «18 milioni di crepe» pronti a rompersi – l’Unità, 8 giugno 2016

Quando, nel 2008, Hillary Clinton, prendendo atto della sconfitta, chiuse la sua campagna presidenziale, fece un discorso che è rimasto nella memoria di molti americani ed in particolare di moltissime donne. Alla folla raccolta al National Building Museum a Washington, Hillary disse: «Sebbene questa volta non siamo riusciti a mandare in frantumi il soffitto di cristallo più importante e più resistente, grazie a voi, ha ormai circa 18 milioni di fessure, attraverso le quali la luce risplende come mai prima d’ora, riempiendoci di speranza e della consapevolezza che il cammino la prossima volta sarà un po’ più facile». Sono passati otto anni da allora e Hillary Clinton sta per fare la storia e diventare la prima donna candidata alla presidenza degli Stati Uniti. Dovrebbe assicurarsi la nomination, una volta chiusi i seggi nel New Jersey, indipendentemente dal risultato in California. L’Associated Press, sulla base di una propria indagine, ha annunciato infatti che Hillary Clinton si è già assicurata i 2383 delegati necessari.

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Ci rivediamo tra 15 giorni

Tutto rimandato al 19 giugno. E’ questo, salvo rare eccezioni, il verdetto del primo turno delle elezioni amministrative che oggi l’Unità riassume così: «Colpisce sicuramente l’exploit a Roma del Movimento 5 Stelle, con la candidata Virginia Raggi che stacca tutti e che se la vedrà al ballottaggio con il candidato del Pd Roberto Giachetti, autore comunque di una prova straordinaria se pensiamo a quanto si prospettava fino a poche settimane fa. A Milano testa a testa doveva essere e testa a testa è stato: Sala (centrosinistra) e Parisi (centrodestra) sono molto vicini e tra 15 giorni vincerà chi riuscirà a mobilitare il maggior numero di elettori. A Torino il sindaco uscente Piero Fassino è avanti 10 punti rispetto alla candidata grillina Chiara Appendino ma il ballottaggio non sarà una passeggiata. A Napoli successo di Luigi De Magistris che, come cinque anni fa, se la vedrà il 19 giugno con il candidato del centrodestra Gianni Lettieri. A Bologna il sindaco uscente Merola (Pd) si vedrà contrapposto alla candidata della destra Borgonzoni. A Cagliari ottima affermazione di Massimo Zedda, sostenuto dalla coalizione centrosinistra unitaria».

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Cosa (non) farà in politica estera il prossimo presidente degli Stati Uniti – formiche.net, 3 giugno 2016

L’analisi di Alessandro Maran, senatore Pd

Nel suo primo discorso articolato sulla politica estera, Donald Trump ha detto che “America First (l’America prima di tutto) sarà il tema principale della sua amministrazione” e che il suo obiettivo sarà quello di “togliere la ruggine” a una politica estera che ha fallito. Chiacchiere? Non proprio.

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Perché difendo la riforma Renzi-Boschi della Costituzione – Formiche.net, 28 maggio 2016

Formiche.net, 28 maggio 2016

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TANTO PER RICORDARE…

Giorgio Napolitano domenica sera, ospite della trasmissione di Rai3 Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio, è tornato a ribadire la sua posizione: «Ci vuole libertà per tutti, ma nessuno però può dire: io difendo la Costituzione votando no e gli altri non lo fanno». Dire questo «offende anche me. Mi reca un’offesa profonda» (Il video di Giorgio Napolitano a Che tempo che fa – Il Post).

L’antifascismo e la guerra partigiana non hanno nulla a che vedere con la riforma del Senato. «Ed è allora comprensibile, persino ovvio – ha scritto Il Foglio – che l’antifascista Napolitano, che sul patriottismo costituzionale ha imperniato la sua presidenza della Repubblica, ora si senta insultato, offeso, lui che le riforme le ha sempre sostenute, e da molto prima che Renzi nascesse (non solo politicamente)» (La giusta resistenza di Napolitano).

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Vince Van der Bellen, c’è da festeggiare. O forse no – LIBERTÀeguale Magazine, 25 maggio 2016

Alexander Van der Bellen, un professore di economia di 72 anni già leader dei verdi, in un testa a testa ricco di suspense, ha vinto le elezioni presidenziali austriache, sconfiggendo il suo rivale dell’estrema destra, Norbert Hofer, con un margine risicatissimo. Van der Bellen, il primo presidente verde della storia europea, ha vinto con il 50,3 per cento dei voti e Hofer ha ottenuto il 49,7 per cento: una differenza di circa 30mila voti.

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«Fusione, riunire le forze è diventata una necessità» – Il Piccolo, 25 maggio 2016

Tra il 1990 e il 1992, Fantelli & Partners ha curato, per l’allora Direzione regionale per le Autonomie locali, una ricerca, poi pubblicata con il titolo: «Valutazione del territorio per la determinazione dei vincoli allo sviluppo socio-economico». «Questa analisi – concludevano in modo tranciante i ricercatori – dimostra che i comuni al di sotto dei 6000 abitanti non offrono oggettivamente condizioni operative tali da giustificare il costo di struttura». In altre parole, «i comuni che hanno una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti non sono strutturalmente in grado di erogare servizi oltre a quelli delegati dallo Stato.

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Populismo a stelle e strisce. Trump e Sanders, specchi dell’angoscia americana – Strade – Il Magazine, 18 Maggio 2016

di Alessandro Maran

Mentre democratici e repubblicani cambiano pelle e si assestano su nuove basi sociali e culturali, il vento antipolitico ha preso a spirare forte anche negli Stati Uniti. Il voto delle primarie fotografa un Paese diviso e smarrito, con un senso profondo di precarietà e insicurezza. Ma il fenomeno che ha investito la politica americana, accomunandola a quella europea, è un’eccezione o una nuova normalità?

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Le primarie democratiche e repubblicane sono avviate alla conclusione e Hillary Clinton e Donald Trump, mentre Strade va in stampa, stanno per conquistare la maggioranza dei delegati necessari per la nomination. Resta da verificare come le spaccature profonde apertesi in entrambi i partiti possano essere ricomposte dai due candidati, che dalle primarie sono usciti vincenti ma non pienamente rappresentativi dei rispettivi elettorati.

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