Circa l’utilizzo del friulano come lingua veicolare per studiare le altre materie, l’idea di fondo è quella di creare una «identità nazionale» artificiale che si fonda sulla specifica diversità linguistica. Si tratta in altre parole, come ha sostenuto Sergio Cecotti nel dibattito in seno alla Convenzione per la stesura del nuovo statuto di autonomia, di riconoscere un «piccolo Stato» nel quale «una comunità compatta parla una lingua localmente maggioritaria».
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