Il Venezuela è sull’orlo della guerra civile. Continuano le proteste organizzate in tutte le città dall’opposizione alle quali il governo di Nicolás Maduro ha risposto chiamando i suoi sostenitori a scendere anch’essi in piazza. Mercoledì, negli scontri sono morti due manifestanti e un militare.
Il fallimento chavista, scrive sul Foglio Loris Zanatta, «è il fallimento del regime che aveva preteso di ergersi a modello di ordine antiliberale, a erede della tradizione populista latinoamericana» e «il suo tracollo è anche quello delle ricette e degli slogan con cui il Papa e i suoi eserciti di ammiratori simpatizzano». E nell’articolo, scritto anche per il quotidiano argentino Clarín, aggiunge: «El Papa critica a Temer, pero el desastre chavista no lo deja indemne. Revela que demonizar al mercado sirve para poner en fuga capitales, paralizar inversiones, sabotear la producción, provocar hambre, ira, exilio; que darle las espaldas a la democracia liberal sirvió para centralizar todos los poderes y transformar la dialéctica política en una guerra de religión de la que ninguna institución se ha salvado, y cuyo legado es el odio que divide el país; y que todo esto se hizo en nombre del pueblo, de los pobres que el régimen ha cultivado despilfarrando la riqueza más grande que Venezuela ha visto nunca en su historia».