«Abbiamo imparato ancora una volta – ha detto ieri il
nuovo presidente americano nel suo bel discorso inaugurale davanti al
Campidoglio – che la democrazia è preziosa, la democrazia è fragile e, in
questo momento amici miei, la democrazia ha prevalso». E la giovane poetessa
afroamericana di ventidue anni, Amanda Gorman, che alla cerimonia di
insediamento ha rubato la scena recitando la sua “The Hill We Climb”, il componimento che ha scritto dopo l’assalto al Campidoglio, ha descritto la «forza che avrebbe mandato in frantumi il paese» e il
lavoro che attende gli americani. «Ricostruiremo, ci
riconcilieremo e ci riprenderemo», ha detto sul palco. «Anche quando abbiamo sofferto siamo cresciuti, anche quando ci siamo
feriti abbiamo sperato e quando ci siamo stancati, ci abbiamo provato. Non ci
faremo spingere indietro o piegare dalle intimidazioni perché sappiamo che la nostra inazione e la nostra inerzia
diventeranno il futuro».