Si, certo, non ci sono ancora tutti i risultati, ma come sottolineano gli osservatori più attenti, il sistema elettorale americano ha retto bene. «Dalla prospettiva della gestione delle elezioni, la settimana appena trascorsa è stata un successo sorprendente», hanno scritto sul Wall Street Journal Nathaniel Persily e Charles Stewart III.
Sabato, alle 11:24 del mattino (ET), l’America, ed il mondo, hanno svoltato. Nell’istante in cui la CNN ha annunciato che Joe Biden sarebbe diventato il 46º presidente, gli Stati Uniti hanno imboccato una strada molto diversa da quella che avrebbero preso se il presidente Donald Trump fosse stato rieletto.
I democratici sono terrorizzati. I supporter del presidente Trump con in testa il cappellino MAGA sono invece sicuri che il loro eroe stia per fare un altro miracolo. Insomma, alla vigilia delle più importanti elezioni della storia moderna dell’America, nessuna delle due parti in lotta si fida dei dati che indicano il candidato democratico Joe Biden come favorito e che mostrano che il sentiero verso la vittoria di Trump è molto più stretto (ma comunque ben evidente). Entrambe le fazioni stanno ancora combattendo l’ultima guerra, quella vinta da Trump nel 2016.
Ci siamo. Non ci resta che incrociare le dita. Non siamo i soli ad affidarci a gesti scaramantici. Perfino FiveThrirtyEight (il blog dedicato all’analisi, dal punto di vista statistico, di eventi di cronaca, di sport e di politica) ci ricorda che Trump potrebbe ancora vincere, che un dieci per cento di possibilità non equivale a zero, che Trump potrebbe teoricamente avvantaggiarsi del Collegio elettorale e che c’è anche la possibilità del riconteggio delle schede elettorali. Anche Nate Silver (il creatore e principale autore di FiveThirtyEight) tocca ferro e ricorda che “quel che facciamo è ‘mappare l’incertezza’”.
Il presidente Trump ripone gran parte delle speranze di rielezione nella sua gestione dell’economia, una delle poche aree nelle quali, stando ai sondaggi, gli elettori preferisco il presidente uscente allo sfidante democratico, l’ex vicepresidente Joe Biden.
La Nigeria nelle scorse settimane è stata scossa dalle proteste contro la brutalità della polizia. I dimostranti si sono raccolti attorno allo slogan #EndSARS, un riferimento alla Special Anti-Robbery Squad, un’unità speciale della polizia nigeriana da anni accusata di abuso di potere e violazione dei diritti umani.