Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1015-B – Decreto-legge n. 101, pubblica amministrazione

Atto Senato n. 1015-B

Seduta del 29/10/2013

MARAN (SCpI). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MARAN (SCpI). Signora Presidente, signor Ministro, colleghi, la nostra valutazione del provvedimento, dopo le modifiche apportate in prima lettura, rimane complessivamente positiva. Confermiamo tale valutazione nonostante il fatto che le correzioni approvate dalla Camera dei deputati abbiano peggiorato, a nostro giudizio, il testo.

Abbiamo compreso e condiviso le esigenze alla base del provvedimento: l’esigenza di razionalizzare l’organizzazione, la spesa corrente e le amministrazioni pubbliche; la necessità di superare situazioni improprie di lavoro temporaneo in posizioni che dovrebbero essere coperte con personale di ruolo; il bisogno di prevenire il ripetersi di comportamenti indebiti da parte dei dirigenti pubblici in materia di gestione degli organici.

Ma ci siamo battuti per scongiurare il rischio che alcune disposizioni potessero condurre ad interpretazioni o ad effetti pratici contraddittori rispetto alle intenzioni e ai progetti dello stesso Governo, per evitare cioè che le nuove norme possano avere l’effetto di una sanatoria di comportamenti e di scelte scorrette da parte del management pubblico, di un aggiramento del principio costituzionale dell’accesso alla funzione pubblica mediante concorso, di un depotenziamento della norma in materia di mobilità del personale, di una deroga al principio programmatico della spending review.

Scelta Civica ha fatto valere le proprie ragioni, e rimando in questo agli interventi svolti nel corso della discussione dai senatori Lanzillotta e Ichino. Del resto, non e` un mistero per nessuno che le misure indicate nel programma di Scelta Civica in materia di spending review e politiche attive del lavoro vadano in una direzione diversa dal provvedimento in esame. Per questa ragione, il presidente di Scelta Civica Mario Monti il 4 settembre scorso ha inviato al Ministro una lettera nella quale ha rilevato cinque punti concreti di questa incompatibilità.

Abbiamo registrato però anche significativi passi avanti, e diamo atto al Ministro e al relatore della disponibilità e dell’attenzione che hanno manifestato nei confronti delle nostre proposte e riflessioni. E`il caso di sottolineare, tanto per fare un esempio, che il Governo si e` impegnato a far partire la sperimentazione del contratto di ricollocazione, accogliendo un preciso e dettagliato ordine del giorno.

Va da sé che il sostegno di Scelta Civica all’alleanza non è in discussione (non lo è mai stato), ma non e` in discussione neppure la nostra convinzione che dentro questa alleanza Scelta Civica ci sta per fare qualcosa e non tanto per starci, per far passare le proprie idee o quantomeno per riequilibrare con esse le idee altrui. In altre parole, il pieno appoggio al Governo Letta e la netta difesa di un punto di vista riformista, liberale, orientato all’Europa, come migliore forma di appoggio.

Stiamo attraversando il decennio più traumatico per l’Occidente dagli anni Trenta e bisognerà rivedere e cambiare molte cose nel modo di governare, di produrre, di lavorare, di vivere, di comportarsi di tutti noi. E saranno naturalmente indispensabili spirito di sacrificio e slancio innovativo.

E`indispensabile anche, come ci siamo affannati a ripetere, un riavvicinamento tra i campi politici contrapposti, ma questo non significa confondersi, rinunciare alle rispettive identità, bensì significa condividere gli sforzi indispensabili per riaprire all’Italia una prospettiva di sviluppo.

Scelta Civica, senza rinunciare alla propria identità e alle proprie ragioni, vuole condividere gli sforzi indispensabili affinché l’Italia possa ritrovare la propria strada e annuncia il voto favorevole al provvedimento.

(Applausi dal Gruppo SCpI).